Ancora dalla lettura di "Essenza della religione" di Ludwig Feuerbach (opera citata nel post di ieri).

 L'essenza divina che si manifesta nella natura non è altro che la natura stessa che si manifesta, si mostra e si impone all'uomo come un ente divino.

La credenza che nella natura si esprima un ente diverso dalla natura stessa, che la natura sia penetrata e dominata da un ente diverso da lei, questa credenza è fondamentalmente identica con quella per cui spiriti, demoni, diavoli si manifestano, almeno in certe situazioni, per mezzo dell'uomo, e lo possiedono - è di fatto la credenza che la natura sia posseduta da un ente estraneo, da una sorta di spirito. E si può dire che, in questa prospettiva, la natura sia davvero posseduta da uno spirito, ma questo spirito dell'uomo, la sua fantasia, il suo animo, che si introduce involontariamente nella natura, e fa di essa un simbolo e uno specchio della sua essenza

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