DAVID HERBERT LAWRENCE - SEA AND SARDINIA (3)

At any rate, one must go: and at once. After having come back only at the end of October, already one must dash away. And it is only the third of January. And one cannot afford to move. Yet there you are: at the Etna bidding one goes. Where does one go? There is Girgenti by the south. There is Tunis at hand. Girgenti, and the sulphur spirit and the Greek guarding temples, to make one madder? Never. Neither Syracuse and the madness of its great quarries. Tunis? Africa? Not yet, not yet. Not the Arabs, not yet. Naples, Rome, Florence? No good at all. Where then? Where then? Spain or Sardinia. Spain or Sardinia. Sardinia, which is like nowhere. Sardinia, which has no history, no date, no race, no offering. Let it be Sardinia. They say neither Romans nor Phoenicians, Greeks nor Arabs ever subdued Sardinia. It lies outside; outside the circuit of civilisation. Like the Basque lands. Sure enough, it is Italian now, with its railways and its motor-omnibuses. But there is an uncaptured Sardinia still. It lies within the net of this European civilisation, but it isn't landed yet. And the net is getting old and tattered. A good many fish are slipping through the net of the old European civilisation. Like that great whale of Russia. And probably even Sardinia. Sardinia then. Let it be Sardinia. Libero Concas D.H. LAWRENCE alla ricerca della libertà’ Introduzione a Sea and Sardinia e Apocalypse Frieda aveva dunque l’obiettivo di vincere in lui la residuale e nefasta influenza esercitata dalla supremazia materna e fargli recuperare i punti di contatto e connessione con il temperamento genuino e forte di suo padre. L’incontro di Lawrence con Frieda (figlia del ricco barone tedesco Friedrich Richthofen), sposata e madre di tre figli, fu un vero terremoto per entrambi. Ecco cosa scriveva di lei Lawrence in una lettera diretta al suo amico e agente letterario Edward Garnett, nell’aprile del 1912: ...Mrs Weekley … she’s the finest woman I’ve ever met … she is the daughter of Baron von Richthofen, of the ancient and fanous house of Richthofen, but she’s splendid, she is really…Mrs Weekley is perfectly unconventional, but really good – in the best sense… Oh, but she is the woman of a lifetime ... (La signora Weekley è la donna più bella che io abbia mai incontrato: è la figlia del barone von Richthofen, dell’antica e famosa Casa di Richthofen, ma è davvero splendida… La signora Weekley è perfettamente non convenzionale, ma realmente di classe nel senso migliore. Oh, ma lei è la donna per la vita…). Frieda, sposata con il professor Weekley (che nel passato aveva dato a Lawrence lezioni di francese perché potesse superare l’esame di ammissione alla professione d’insegnante), lasciò la famiglia e i suoi tre figli e iniziò la sua nuova grande avventura a fianco del giovane scrittore. Una vita di viaggiatori instancabili in giro per il mondo, talvolta in compagnia di amici inglesi  e  americani,  anch’essi scrittori o comunque esponenti del mondo letterario ed editoriale; spesso soli, ma sempre alla continua ricerca di luoghi lontani da quelli frequentati dalla buona società inglese, che entrambi i coniugi Lawrence evitavano, per quanto possibile. Protagonista della scena letteraria fino alla sua morte, avvenuta a Vence (Francia) il 2 marzo 1930, Lawrence è stato un autore  scomodo, osteggiato e frainteso: un outsider cui l’ambiente letterario londinese riservò, nel migliore dei casi,  una tiepida  accoglienza; spesso ignorandolo del tutto sebbene le sue opere fossero accolte favorevolmente dal grande pubblico. Lawrence è conosciuto in tutto il mondo soprattutto per il suo romanzo Lady Chatterley’s Lover stampato per la prima volta nel 1928 a Firenze in edizione privata, con una tiratura di mille copie, la metà delle quali fu diffusa negli Stati Uniti. Autore prolifico. Venti romanzi (compresi i nove romanzi brevi), una sessantina di racconti, alcune opere teatrali, dodici opere di saggistica e libri di viaggio, circa ottocento poesie, traduzione di alcune opere del Verga, un epistolario che comprende più di cinquemila lettere. La sua opera omnia occupa ben 26 volumi. Autore scomodo. Ritenuto contrario al comune senso  del pudore (quello vittoriano) il suo ultimo romanzo L’amante di Lady Chatterley, è stato più volte processato, messo all’indice in diversi Paesi, tra i quali l’Italia dove ne fu proibita la traduzione sino al 1945; il Inghilterra l’edizione integrale fu pubblicata soltanto il 2 novembre del 1960. Anche il romanzo The Rainbow (L’Arcobaleno) uscito nel 1915 venne processato e condannato per oscenità, con il conseguente ritiro e distruzione di tutte le copie in commercio.

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