Manifesto Russell - Einstein del 1955 : chi erano i firmatari del documento.

"Nella tragica situazione che l'umanità ha di fronte, noi riteniamo che gli scienziati dovrebbero riunirsi in un congresso per valutare i pericoli che sono emersi come conseguenza dello sviluppo delle armi di distruzione di massa e per discutere una risoluzione nello spirito del seguente abbozzo di documento". E' questo il preambolo del famoso Manifesto Russel-Einstein, presentato a Londra il 9 luglio 1955 e fortemente voluto da alcuni dei più grandi scienziati dell'epoca. Eccoli: Bertrand Russell (18 maggio 1872-2 febbraio 1970) matematico - britannico - Nobel per la letteratura 1950; Albert Einstein (14 marzo 1879 - 18 aprile 1955) - fisico - tedesco - Nobel per la fisica 1921; Max Born (11 dicembre 1882 - 5 gennaio 1970) - fisico - tedesco - Nobel per la fisica 1954; Percy W. Bridgman (21 aprile 1882 - 20 agosto 1961) - fisico - statunitense - Nobel per la fisica 1946; Leopold Infeld (20 agosto 1898 - 15 gennaio 1968) - fisico - polacco; Frederic Joliot Curie (19 marzo 1900 - 14 agosto 1958) -of fisico - francese - Nobel per la chimica 1935; Herman J. Muller (21 dicembre 1890 - 5 aprile 1967) - statunitense - medico - Nobel per la medicina 1946; Linus Pauling (28 febbraio 1901 - 19 agosto 1994) - statunitense - chimico - Nobel per la chimica 1954; Cecil F. Powell (5 dicembre 1903 - 9 agosto 1969) - britannico - fisico - Nobel per la fisica 1950; Joseph Rotblat (4 novembre 1908 - 31 agosto 2005) - polacco - fisico - Nobel per la pace 1995; Hideki Yukawa (23 gennaio 1907 - 8 settembre 1981) - giapponese - fisico - Nobel per la fisica 1949. Ecco in estrema sintesi, il messaggio che quel gruppo di grandi scienziati ha lanciato come monito ai governi di tutto il mondo: ....Non stiamo parlando, in questa occasione, come membri di questa o quella nazione o continente o fede religiosa, ma come esseri umani, membri del genere umano, la cui sopravvivenza è ora messa a rischio. ....Cercheremo di non dire una sola parola che possa piacere più ad un gruppo piuttosto che all’altro. Tutti, in eguale misura, sono in pericolo e se il pericolo è compreso, c’è speranza che lo si possa collettivamente evitare. ....Si è proclamato con una certa autorevolezza che ora si può costruire una bomba 2.500 volte più potente di quella che ha distrutto Hiroshima. ....Una tale bomba, se esplodesse vicino al suolo terrestre o sott’acqua, emetterebbe particelle radioattive nell’atmosfera. Queste ricadono giù gradualmente e raggiungono la superficie terrestre ... Nessuno sa quanto queste particelle radioattive possano diffondersi nello spazio, ma autorevoli esperti sono unanimi nel dire che una guerra con bombe‐H potrebbe eventualmente porre fine alla razza umana. Si teme che, se molte bombe‐H fossero lanciate, potrebbe verificarsi uno sterminio universale, rapido solo per una minoranza, ma per la maggioranza una lenta tortura di malattie e disgregazione... ...Facciamo un appello come esseri umani ad altri esseri umani: ricordate la vostra umanità e dimenticatevi del resto. ...Noi invitiamo questo Congresso* , e con esso gli scienziati di tutto il mondo e la gente comune, a sottoscrivere la seguente risoluzione: “In considerazione del fatto che in una qualsiasi guerra futura saranno certamente usate armi nucleari e che queste armi minacciano la continuazione del genere umano, noi invitiamo i governi del mondo a rendersi conto, e a dichiararlo pubblicamente, che il loro scopo non può essere ottenuto con una guerra mondiale, e li invitiamo di conseguenza a trovare i mezzi pacifici per la soluzione di tutte le materie di disputa". * tenutosi il 9 luglio 1955 presso The Caxton Hall a Londra Per il testo originale puoi vedere, eventualmente, il mio post del 13 marzo.

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