Recensione del romanzo VENGO DAL MARE di MARCO MUSSO

Ripropongo il mio post del 2018 sperando che ci siano nuovi lettori per la recensione di un libro piuttosto interessante. Stiamo a vedere.  


VENGO DAL MARE di Marco Musso è indiscutibilmente romanzo, ma è anche poesia, vera poesia. Si potrebbe affermare che è un poema in prosa: una grande narrazione poetica che ha come protagonista un eroe: un ragazzino algerino di nove anni, Saeed. Ma sono eroi anche suo padre, sua madre e la piccola Baheera, come lo sono pure gli 85 passeggeri di uno sgangherato barcone che è diretto verso le coste italiane , verso la libertà.

E una storia come tante altre, troppe, e alle quali ci siamo talmente abituati che quasi non le notiamo più: passano inosservate nei notiziari televisivi. Ma sta in questo il grande merito e la notevolissima bravura di Marco Musso, che ha saputo regalarci un'interpretazione diversa di quella che è ormai una una quotidiana tragedia. L'autore non si limita a narrare  la "traversata"  , il "recupero",e lo "sbarco"; no, o meglio,  non solo quei tragici momenti; ci porta  a "vedere" quale era la vita che una famigliola  di un piccolo villaggio algerino, soprattutto attraverso gli occhi e l'anima del piccolo protagonista che immaginava il suo futuro là, dov'era nato, a contatto con un paesaggio "amico".
Marco Musso, comunque, ha descritto con parole toccanti anche l'odissea del viaggio, a mo' di cronaca: sono bastati pochi brani per renderci partecipi delle sofferenze inumane che quei poveri disperati hanno dovuto subire. Alcune pennellate d'intensa narrazione ci fanno vivere quelle drammatiche ore, durante le quali una quarantina di persone hanno perso la vita.
VENGO DAL MARE è una mirabile metafora dell'amore, della solidarietà, della libertà; è anche un'accorata protesta verso l'indifferenza, la superficialità.
In questa commovente storia è bene evidenziato sia il ruolo rassicurante del padre di Saeed sia la crescita forzata del ragazzo che passa in pochi giorni dalla fanciullezza alla maturità, costretto a questo percorso forzato dalla perdita del genitore, morto durate la traversata.
Il  coinvolgente libro di Marco Musso colpisce per la sensibilità, la profonda carica di umanità, di amore verso i più umili e bisognosi che risalta ad ogni pagina. Come in ogni pagina traspare lo guardo incantato per la bellezza della natura, per i sentimenti più nobili e profondi dell'animo umano: Del resto la vita come l'amore è questo, un dare e un avere destinato allo scopo supremo di crescere insieme per generare, con boccioli, nuovo amore.
Vorrei segnalare, tra i tantissimi e molto ben riusciti, il seguente brano che riferisce il doloroso distacco di Saeed dal suo villaggio: Stelle che brillavano per dirmi che ovunque sarei andato, loro sarebbero rimaste immobili ad aspettarmi, lì a confortare...
Riuscitissima la copertina e interessante l'invenzione grafica, che ancor più fa risaltare il contenuto poetico del romanzo.
E ora  aspettiamo il prossimo viaggio  letterario di Marco Musso.

Commenti