Brani del libro SULLE ORME DEI FENICI IN SARDEGNA

SULLE ORME DEI FENICI IN SARDEGNA IL MEDITERRANEO UN MARE IN MEZZO ALLE TERRE In un celebre passo del Fedone (109 B), Socrate si rivolge a Simmia e gli espone la sua opinione circa la terra e le parti di essa che i greci occupavano, vale a dire i territori della parte meridionale della penisola balcanica che si affacciano sul Mediterraneo, le isole del mare Egeo, le città ioniche dell'Asia Minore. "Noi abitiamo in una piccola parte della terra (che è qualcosa di straordinariamente grande) stando intorno alle rive del mare come rane o formiche intorno a uno stagno. E ci sono molti altri uomini che abitano altrove..".(Fedone - trad. di Giovanni Reale) Il Mediterraneo: circa 2,5 milioni di chilometri quadrati; una larghezza massima (seguendo la linea della latitudine) di 3.700 chilometri; uno sviluppo costiero di 46.000 chilometri; quasi quattro mila isole, dalla più estesa (Sicilia: 25.460 km) sino a quelle minori, esclusi gli isolotti disabitati.Oggi si può sorvolare il Mediterraneo con un aereo di linea, seguendo una ipotetica rotta dallo stretto di Gibilterra allo stretto dei Dardanelli, in quattro ore, o poco più. Già a partire dalla seconda metà del secolo XX , il Mediterraneo si è enormemente rimpicciolito grazie appunto ai mezzi di trasporto che hanno diminuito di almeno 150 volte il tempo necessario per la sua percorrenza. Le navi micenee e fenicie, attorno al XII secolo a.C. , impiegavano per un identico percorso quattro o cinque settimane, che diventavano mediamente settanta, ottanta giorni se si considera la rotta abituale seguita dai navigli in partenza dal mare Egeo e diretti verso le coste iberiche. Il Mediterraneo, culla della civiltà, grembo dell'Occidente: un complesso mosaico di popoli, razze, lingue, religioni, che è servito da sfondo per il travagliato percorso, durato diversi millenni, lungo il quale si sono realizzate le grandi tappe della storia. Storia dell'Occidente, s'intende. Sicuramente resta ancora oggi validissima, onde evitare facili e approssimative interpretazioni di quel cammino, la lettura delle poche ma pregnanti parole di Platone, già citate: "E ci sono molti altri uomini che abitano altrove, in molte altre regioni simili a questa...". Una lezione intorno alla relatività del ruolo svolto dai popoli e dalle nazioni nell'immenso teatro della storia universale. Il Mediterraneo, non uno ma dieci mari; e fra questi mari "dipendenti", il mar Egeo è quello senza dubbio meglio definito nei suoi confini: è situato tra la parte meridionale della penisola balcanica e quella occidentale dell'Anatolia, comprendente gran parte della odierna Turchia.A nord est è collegato con il mar di Marmara (anticamente denominato Propontide) attraverso lo stretto dei Dardanelli e il Bosforo: a sud è delimitato dalle isole di Creta e di Rodi; ha una superficie di circa 215 mila chilometri quadrati; le sue isole sono oltre 1400 e la maggior parte di esse sono raggruppate in alcuni arcipelaghi (Cicladi a sud, Sporadi a nord, Dodecaneso a sud est). In chiusura di questa breve introduzione, un brano tratto dal libro dello scrittore croato Predrag Matvejevic (1932 - 2017) "Breviario mediterraneo" - traduzione di Silvio Ferrari - Garzanti 1991: "L'estensione dello spazio, la peculiarità del paesaggio, la compattezza d'assieme creano l'impressione che il Mediterraneo sia a un tempo un mondo a sé e il centro del mondo - un mare circondato da terre, una terra bagnata dal mare. Il sole che gli sta sopra e lo illumina generosamente come fosse in cielo solo per amor suo e appartenesse unicamente a esso".

Commenti