Sulle orme dei Fenici in Sardegna (2)

"L'estensione dello spazio, la peculiarità del paesaggio, la compattezza d'assieme creano l'impressione che il Mediterraneo sia a un tempo un mondo a sé e il centro del  mondo. Un mare circondato da terre, una terra bagnata dal mare. Il sole che gli sta sopra e lo illumina generosamente come fosse in cielo solo per amor suo e appartenesse unicamente a esso". Un libro affascinante che Claudio Magris ha egregiamente  sintetizzato in questo modo: "Questo libro mediterraneo è un racconto che fa parlare la realtà e innesta perfettamente la cultura nell'evocazione": dalla presentazione di "Breviario mediterraneo". NEL XII SECOLO A.C. ... Un secolo, il XII a. C., che segna lo spartiacque tra l'età del Bronzo e l'età del Ferro, che per l'Europa del nord deve  essere invece collocato duecento, trecento anni più tardi rispetto all'inizio della diffusione di questo metallo nel bacino orientale del mar Mediterraneo e nella penisola anatolica. Volgiamo lo sguardo indietro di qualche secolo. La regione dell'Asia anticamente denominata Anatolia e attualmente compresa nel territorio della Turchia, diventa teatro di alcuni importanti avvenimenti il cui sviluppo ci potrà aiutare a inquadrare, per lo meno sotto l'aspetto cronologico , i grandi flussi migratori che nel XII secolo avranno un effetto dirompente sugli equilibri politici del Vicino Oriente, regni micenei e regno egizio compresi. L. CONCAS. SULLE ORME DEI FENICI IN SARDEGNA (Storia della Sardegna Vol. 1) (pp.6-11). Edizione del Kindle.

Commenti