D.H. LAWRENCE IN SARDEGNA - Il viaggio in Sardegna dell'Autore del romanzo L'AMANTE DI LADY CHATTERLEY

La posizione della madre e la sua influenza (per certi aspetti nefasta per la crescita equilibrata della personalità di David) trova riscontro in alcuni personaggi femminili tratteggiati in diversi romanzi dello scrittore. Valga come esempio un brano tratto da The Rainbow (L'arcobaleno): "In the close intimacy of the farm kitchen, the woman occupied the supreme position. The men deferred to her in the house, on all household points, on all points of morality and behaviour.The woman was the symbol for that further life which comprised religion and love and morality. The men placed in her hands their own conscience. The menrested implicitly in her, receivingher praise or her blame with pleasure or with anger. They dependend on her for their stability. Without her, they would have felt like straws in the wind, to be blown hither and thither at random. She was the anchor and the security..." “Nella chiusa intimità della cucina della fattoria, la donna occupava la posizione suprema. Gli uomini si conformavano a lei per ogni aspetto dell'andamento della casa, su ogni aspetto della moralità e della condotta. La donna era il simbolo per quell'aspetto più alto della vita che comprendeva la religione, l'amore e la moralità. Gli uomini mettevano nelle sue mani la loro coscienza. Gli uomini restavano inclusi in lei, accogliendo la sua lode o il suo biasimo con piacere o con rabbia. Essi dipendevano da lei per la loro stabilità. Senza di lei, si sarebbero sentiti come pagliuzze nel vento, trasportate di qua e di là a casaccio. Lei era l’ancora e la sicurezza". Dunque, un rapporto, quello di Lawrence e sua madre,con delle complicate sfaccettature derivanti dalla forte personalità della donna, dall'assenza prevalente della figura paterna (o dalla sua presenza negativa), dalla rigorosa matrice religiosa e morale. Resta piuttosto inquietante che ancora nel 1902, quando David aveva 17 anni, sua madre ebbe a lamentarsi, come ha scritto John Worthen nella biografia di Lawrence (D.H. Lawrence: the life of an outsider): "Lui vuole che lo tenga sulle ginocchia come un bambino, ma non posso". Ancora nel 1908, scrive sempre il professor Worthen, Lawrence avrebbe confessato: "Sono molto giovane, ventidue anni; non ho mai lasciato mia madre, come vedi". David adorava sua madre in maniera talmente profonda che ebbe a confidare a una sua amica, Jessie Chambers (la Miriam descritta in Figli e amanti) di averla amata sempre, non con l’amore che un figlio dedica a sua madre, ma come una vera amante. Il suo libro di maggiore successo e bene accolto anche dalla critica è proprio quel Sons and lovers (1913), che è in effetti un grandioso monumento che Lawrence ha dedicato a sua madre. Il grande romanziere riuscirà col tempo a svincolarsi da quel morboso e quasi edipico rapporto con sua madre, solo quando Frieda, amandolo, riuscirà a liberarlo da quel cappio diventato ancora più stretto dopo la morte di Lydia (dicembre 1910). Frieda aveva dunque l’obiettivo di vincere in lui la residuale e nefasta influenza esercitata dalla supremazia materna e fargli recuperare i punti di contatto e connessione con il temperamento genuino e forte di suo padre. L’incontro di Lawrence con Frieda (figlia del ricco barone tedesco Friedrich Richthofen), sposata e madre di tre figli, fu un vero terremoto per entrambi. Ecco cosa scriveva di lei Lawrence in una lettera diretta al suo amico e agente letterario Edward Garnett, nell’aprile del 1912: ...Mrs Weekley … she’s the finest woman I’ve ever met … she is the daughter of Baron von Richthofen, of the ancient and famous house of Richthofen, but she’s splendid, she is really…Mrs Weekley is perfectly unconventional, but really good – in the best sense… Oh, but she is the woman of a lifetime ... (La signora Weekley è la donna più bella che io ho mai incontrato: è la figlia del barone von Richthofen, dell’antica e famosa Casa di Richthofen, ma è davvero splendida…La signora Weekley è perfettamente non convenzionale, ma realmente di classe – nel senso migliore. Oh, ma lei è la donna per la vita). Frieda, dunque, sposata con il professor Weekley (che anni prima aveva dato a Lawrence lezioni di francese perché potesse superare l’esame di ammissione alla professione d’insegnante), lasciò la famiglia e i suoi tre figli e iniziò la sua nuova grande avventura a fianco del giovane scrittore. Una vita di viaggiatori instancabili in giro per il mondo, talvolta in compagnia di amici inglesi e americani, anch’essi scrittori o comunque esponenti del mondo editoriale; spesso soli, ma sempre alla continua ricerca di luoghi lontani da quelli frequentati dalla buona società inglese, che entrambi i coniugi Lawrence rifuggivano. Protagonista della scena letteraria fino alla sua morte, avvenuta a Vence (Francia) il 2 marzo 1930, Lawrence è stato un autore scomodo, osteggiato e frainteso: un outsider cui l’ambiente letterario londinese riservò, nel migliore dei casi, una tiepida accoglienza; spesso ignorandolo del tutto sebbene le sue opere fossero accolte favorevolmente dal grande pubblico. In effetti, a Lawrence non furono spalancate le porte degli ambienti letterari inglesi, in particolare modo di quelli londinesi. Il giovane scrittore (cui non fu mai perdonata la provenienza proletaria) fu oggetto di feroci critiche sollevate dagli ambienti culturali tradizionalisti che mal sopportavano il messaggio provocatorio e scandaloso che i libri di Lawrence contenevano. Ma anche gli ambienti che si distinguevano per la loro spiccata posizione modernista, pur apprezzando l’innovazione degli argomenti trattati e dei contenuti al di fuori di quelli tradizionali dei suoi romanzi, non gli perdonavano l‘inflessibile posizione individualistica e il suo conseguente rifiuto di entrare a far parte dei salotti letterari. Lawrence è conosciuto in tutto il mondo soprattutto per il suo romanzo Lady Chatterley’s Lover stampato per la prima volta nel 1928 a Firenze in edizione privata, con una tiratura di mille copie, la metà delle quali furono diffuse negli Stati Uniti. Autore prolifico: venti romanzi (compresi i nove romanzi brevi), una sessantina di racconti, alcune opere teatrali, dodici opere di saggistica e libri di viaggio, circa ottocento poesie, traduzione di alcune opere del Verga, un epistolario che comprende più di cinquemila lettere. La sua opera omnia occupa ben 26 volumi. Autore scomodo. Ritenuto contrario al comune senso del pudore (quello vittoriano, naturalmente) il suo ultimo romanzo L'amante di Lady Chatterley, è stato più volte processato, messo all’indice in diversi Paesi, tra i quali l’Italia dove ne fu proibita la traduzione sino al 1945; il Inghilterra l’edizione integrale fu pubblicata soltanto il 2 novembre del 1960 dalla Casa editrice Penguin Books, dopo una prima edizione espurgata. Il processo per oscenità (che ebbe una vastissima eco in tutto il mondo) vide l’assoluzione dell’editore che così riuscì finalmente a stampare l’edizione integrale del romanzo che riscosse un eccezionale successo. La traduzione italiana dal 1946 al 1972 annovera 36 edizioni della Mondadori nelle collane Il Ponte, I Classici contemporanei stranieri, Il Bosco, Medusa, Gli Oscar. Anche il romanzo The Rainbow (L’Arcobaleno) uscito nel 1915 venne processato e condannato per oscenità, con il conseguente ritiro e distruzione di tutte le copie in commercio. Altro celebre romanzo è Sons and Lovers (Figli e amanti). Pubblicato nel 1913 dopo l’iniziale rifiuto dell’editore Heinemann, ricevette un’accoglienza molto favorevole da parte della critica e del pubblico, tanto che il libro ebbe numerose edizioni in Inghilterra e negli Stati Uniti, cui seguirono le traduzioni in svedese, tedesco, russo, francese. Storia intensa, densa di riferimenti autobiografici, il romanzo Figli e amanti è ritenuto, da parte di numerosi critici, la più alta espressione dell’intera opera narrativa di Lawrence. In compagnia di Frieda (divenuta sua moglie nel 1914 dopo l’ottenimento del divorzio dal suo primo marito Ernest Weekley), Lawrence inizia una lunga serie di viaggi che lo porteranno a visitare decine di Paesi in tutti i Continenti. Tra le sue mete preferite figurano l’Italia e la Germania; soggiornerà infatti a più riprese in Baviera, sul Garda, in Liguria, in Toscana, in Sicilia. Le riflessioni sui numerosi viaggi e soggiorni nella Penisola confluiranno nel libro Twilight in Italy (Crepuscolo in Italia). Il ritorno in Inghilterra coincise con l’inizio della prima Guerra mondiale che costringerà la coppia a una forzata permanenza sino al 1917 quando verranno espulsi a causa della nazionalità tedesca di Frieda e del dichiarato pacifismo di Lawrence. Da quel momento inizia un lungo periodo costellato di viaggi, pubblicazione di romanzi, racconti, poesie, saggi, ma anche di episodi di reciproche gelosie e di violenti litigi (e momentanei abbandoni) con Frieda che lo scrittore accusava di infedeltà. La salute di Lawrence andava peggiorando e i numerosi soggiorni in diversi Paesi avevano lo scopo, tra gli altri, di trovare sollievo alla sua sofferenza.

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