ANCORA UN BRANO DI INAMERICA

Alla messa domenicale, sebbene stonati e non sufficientemente coperti dagli sbuffi scompigliati delle vecchie canne di un antico organo a pedaliera, anche i canti, sconnessi nell'attacco, sconclusionati per l'intera durata e scoordinati nel finale, contribuivano, in modo inspiegabile, all'illusione della solennità

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La marcia in direzione del luogo di riunione con passi sempre più accelerati provocava un inconfondibile e ritmico suono metallico causato dalle suole ferrate, che veniva ancora più amplificato dalle contorte budella delle strettoie, dei vicoli e delle stradine che si snodavano lungo il percorso prima di confluire nello stradone che portava alla piazza Funtanedda.

Il piazzale utilizzato per la chiamata dei giornalieri era una specie di recinto, formato dalle casupole addossate le une alle altre, e aperto in direzione della campagna, che ricordava i grossi massi disposti ad emiciclo a delimitare lo spazio antistante la tomba dei giganti (sa tzente manna) che si trovava fuori dal paese nei pressi del nuraghe Antigu.

Il nuraghe, più che altro un ammasso di grossi macigni sparpagliati sulla sommità di una collinetta, non era stato ancora scavato dagli archeologi, ma scavato, eccome, da una moltitudine di tombaroli (non residenti a Montecciu, naturalmente...) che arrivavano nottetempo da Oristano e forse anche da Cagliari!

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I molti che rimanevano esclusi dalla chiamata non prendevano immediatamente la strada del ritorno a casa; si fermavano ancora, una buona mezz'oretta, per commentare le scelte appena concluse e che provocavano spesso accese discussioni e contestazioni sui soliti metodi alla base delle chiamate.


Si chiamavano in causa sospetti interventi del parroco, presunte simpatie politiche; si citavano cognomi collegati ad altri cognomi più importanti; si accusavano alcuni di avanzare inesistenti diritti derivanti da mutilazioni mai appurate. E talvolta venivano innescate sommesse e pruriginose  chiacchiere  sulle mogli, fidanzate, sorelle e cugine dei prescelti. Trattandosi, in ogni caso, di una lotteria senza troppe costanti fisse, questo genere di chiacchiericcio finiva con lo sfiorare, un giorno dopo l'altro, un po' tutti i presenti, gli assenti, i trapassati, gli uomini e le donne, i ladri e i latitanti, gli scapoli e gli ammogliati, i residenti e gli emigrati.

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