Quello delle genti hittite fu un'altra delle grandi ondate migratorie che nel XX secolo a.C. interessarono le popolazioni originarie di quella estesa regione attualmente compresa tra la Russia meridionale, l’Ucraina, la Georgia e l’Azerbaijan. Le località da cui presero avvio l'espansione e la successiva dominazione hittita non sono state del tutto accertate. Si ipotizza anche che la migrazione delle popolazioni hittite provenisse dalle regioni balcaniche piuttosto che dai territori compresi tra il mar Nero e il mar Caspio.Resta comunque accertato che queste popolazioni sono state portatrici di alcune novità che hanno favorito la loro indiscussa superiorità militare: l'uso del ferro per la fabbricazione delle armi e l'introduzione del cavallo per il traino dei loro efficienti e temibili carri da combattimento.
Soprattutto l'utilizzo di leggeri e veloci carri trainati da cavalli e che potevano contenere fino a tre soldati (prima degli hittiti, i carri da combattimento utilizzati dai babilonesi, ad esempio, venivano trainati da buoi o asini) potrebbe essere stata la motivazione del loro arrivo nei territori mesopotamici in seguito all'arruolamento da parte dei sovrani locali come truppe mercenarie e utilizzati nelle guerre e nelle scorrerie.
E come spesso accadeva, le truppe mercenarie utilizzate in modo massiccio si trasformavano in eserciti ribelli che miravano alla presa del potere, sostituendosi ai sovrani che li avevano assoldati. E un simile sviluppo dei rapporti si verificò anche per i guerrieri hittiti, per i quali non fu difficile trasformarsi da esercito mercenario in dominatori della loro area di permanenza, dopo aver saccheggiato i territori circostanti.
In seguito al trasferimento delle famiglie sorsero delle piccole città che tra il XVIII e XVII secolo favorirono la nascita di un modello statale che aveva nei centri maggiori la sede politica e militare. L'aristocrazia militare era naturalmente la classe dominante che trovò convenienza nella federazione dei centri maggiori sfociata in seguito in una più stabile organizzazione con l’ascesa al potere di una dinastia regnante.
All'inizio del XVI secolo le truppe hitttite diedero il colpo di grazia al regno babilonese con la conquista e il saccheggio della capitale Babilonia, che fruttò loro un ingente bottino e la fama di invincibili guerrieri.
Dopo l'abbattimento del regno babilonese, il regno hittita dovette affrontare, tra gli altri, il nuovo regno dei Mitanni subentrato nel dominio della Babilonia e successivamente anche il regno egiziano.
Lo scontro finale con gli egizi nella battaglia di Qadesh - che si svolse nei primissimi anni del XIII secolo - vide le due parti subire pesantissime perdite; da allora si ebbe una lenta e inarrestabile decadenza del ruolo di protagonista del regno hittita. Da allora ebbe inizio una lenta e inarrestabile decadenza del ruolo di protagonista del regno hittita. Un declino, questo, ancor più accentuato dall'aumentata penetrazione, nell'area egea e nella fascia costiera del Mediterraneo orientale, della potenza achea con le flotte delle città-stato micenee...
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