Manfredo Carbonetta, abile narratore.

Recensione del libro "Racconti e ministorie" pubblicato su "ILMIOLIBRO.IT".

Capita ormai raramente d'imbattersi in una raccolta di racconti o in un romanzo che non facciano storcere il naso per il loro contenuto di eccessiva e scandalosa ostentazione di oscenità, il più delle
volte diretta a rimarcare un profondo senso di nausea per il vuoto che circonda personaggi e situazioni. Il tutto naturalmente unito a una visione irrimediabilmente pessimista e apatica della "realtà".
Niente di tutto questo nei sedici "Racconti e ministorie" di Manfredo Carbonetta. Il libro si fa leggere tutto d'un fiato.
Il primo racconto, "Sacrificio di donna", è la rivisitazione di una storia antichissima, dove la forza dei potenti si scontra con l'intelligenza e l'arguzia di padre e figlio, abilissimi conoscitori di scacchi ed enigmi. E si narra anche del paradosso della progressione geometrica e del suo irresistibile fascino.
Anche il racconto "Esame di anatomia", che riuscirà a far sorridere il lettore con il suo finale a sorpresa, ha la sua valenza morale.
Il racconto "Eutanasia" costringe a fermarsi un attimo a pensare, il che non guasta in questo tempo votato all'effimero, all'inconsistenza, alla fretta.
Un solo appunto che riguarda l'ultimo racconto "Morphy": mi sono apparse eccessive le ultime cinque pagine che riportano la trascrizione di una partita di scacchi. 



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