QUI DOVE SORSEGGIA IL VENTO, recensione della raccolta di poesie "Lettere dal Cosmo"

Ho sempre pensato che recensire una raccolta di poesie sia impresa ardua, se non impossibile, anche per  gli addetti ai lavori; figurarsi per un dilettante. Ciò nonostante, dopo aver letto la prima delle trenta poesie della raccolta "Lettere dal Cosmo" del ventiseienne Salvatore Albano, ho accettato la sfida  con me stesso. Non intendo, comunque, far altro che una modesta riflessione sulla mia esperienza di lettura dei versi di questo giovane poeta.
Ho apprezzato già dalla prima lettura la bellezza dei versi che è stata confermata nel prosieguo dell'opera, per poi dilatarsi alle successive e sempre più coinvolgenti riletture. "Ma una rondine che cerca il centro nel volo deve trovare equilibrio per non avere la percezione di cadere": penso che la poetica di Albano sia proprio questa ricerca di un centro, di una "completezza universale in cui tutto ruota" (come scrive nella presentazione della sua raccolta) e mi viene da pensare che sia l'amore il perno, la completezza, la forza interiore che "spieghi l'uomo".
Ho trovato l'originalità delle "invenzioni" linguistiche, ma anche la difficoltà di una lettura immediata, data la frequenza di espressioni analogiche e simboliche non facilmente interpretabili. Ma la bellezza del verso traspare in uno con la profondità che esso  sottende.
"Le onde tatuate", "altari per sostenere il cielo", "zattera che impreca naufragio", "uno scivolo per ogni dolore", alcuni dei tanti versi che non si possono non ricordare; diventa quasi naturale imprimerli nella memoria.
Scrive Salvatore Albano che "scriviamo ciò che siamo": ciò che ha messo nei suoi versi è vera poesia di un vero poeta.

(Recensione di "Lettere dal Cosmo" di Salvatore Albano, pubblicata oggi su ILMIOLIBRO.IT)

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