Animali, uomini e paesi.

Racconti, storie e altre narrazioni di Gianuario Buono è una gran bella raccolta  di racconti che oltre ad essere di piacevolissima lettura ha un sottofondo moralistico, il che non guasta.
Il primo racconto ci proietta nell'agone politico di un pollaio scozzese: conoscerete le strategie e le battaglie in occasione di un cambio della guardia al comando del pollaio. Realistico e istruttivo sia per i polli ( se sapessero leggere...) che per gli uomini.
Molto intenso il successivo racconto, un parallelismo molto bene azzeccato tra un giovane americano di origini sudamericane partito  per la guerra in Vietnam (Joe era stato prescelto per una grande missione, uccidere  gente sconosciuta... e morire per una società conosciuta solo nella pubblicità della televisione e in film di pessimo gusto)e un cane randagio: entrambi moriranno di lì a poco: Joe lontano da casa e la bestiola eliminata nel canile municipale.
E poi, vita in un porcile tra l'esigenza degli allevatori di far ingrassare  un giovane maiale e le esigenze di quest'ultimo derivanti dal suo innamoramento per una giovane scrofa residente in un altro porcile. Il senso della vita di un maiale è racchiuso in tanti grugniti di piacere...
Seguono due storie di cani, uno messicano e l'altro un cane qualunque vittima della strada.
Quattro pagine di alta poesia sono  racchiuse nel racconto I rumori del passato e l'essenziale presenza  di un gatto: la pet therapy di una donna avvolta dalle tenebre di una profonda depressione che trova nel suo gatto un motivo per sorridere ancora.
E ancora un gatto  nella storia successiva ambientato nel 1944; guerra, orrori e un colonnello della gestapo alla ricerca della sua donna: ritroverà soltanto un gatto ad aspettarlo, chiuso nella casa abbandonata.
Si leggono piacevolmente altri racconti autobiografici dell'infanzia e della giovinezza dell'autore.
E per chiudere la raccolta, un racconto lungo, un giallo permeato da problematiche psicologiche e che si basa sul gioco delle personalità multiple.
Tutte quante le storie di questo bel libro, in modo particolare i primi racconti che vedono gli animali i veri protagonisti, evidenziano uno stile notevolissimo, direi limpido, unito all'invenzione  narrativa, originalissima.
Ma non posso  esimermi dall'esprimere  una preferenza particolare per il racconto I rumori del passato...: i lettori delle quattro pagine che racchiudono quella storia, resteranno sicuramente attratti dalle profonde riflessioni e dalla descrizione del male oscuro della depressione (la cui origine è da ricercare nell'infanzia dolorosa della protagonista) che colpiranno e faranno riflettere a lungo.      
(recensione pubblicata il 26.3.2018 su ILMIOLIBRO.IT)

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