Rileggendo Saramago

 Il gruppo si agita, provoca, organizza, ha idee, discute, pone, dispone e contrappone, si lancia in interminabili conversazioni durante le quali il mondo è  disfatto e rifatto - mentre dentro il sacco si arrotolano le paure, viscide come lumache in attesa del loro momento. Sono dieci o dodici struzzi che nascondono prudentemente la testa sotto la sabbia e dimenano di concerto le code piumate. E sono intelligenti. Sono tutti venuti da lontano e sanno molto. Hanno letto tutte le biblioteche, visto tutte le pitture, ascoltato tutte le musiche. Hanno nella tasca della giacca o nella borsetta le trentasei maniere radicali di trasformare l'universo prossimo o remoto - ma nessuno di loro ha trasformato la sua piccola vita personale e, in qualche caso, infelicemente trasmessa (Jose Saramago - Di questo mondo e degli altri - trad. di Giulia Lanciani - Einaudi 2007)

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