Dal libro SULLE ORME DEI FENICI IN SARDEGNA (4)

Il principio del XII secolo registrò uno degli avvenimenti più importanti e misteriosi di tutto l'ultimo quarto del millennio, vale a dire l'irruzione sulla scena dei Popoli del mare. Se fino alla metà del II Millennio furono le flotte cretesi a dominare il Mediterraneo monopolizzando i traffici anche grazie alle loro veloci navi costruite in legno di cipresso e che utilizzavano il doppio timone, la vela e i remi, a partire da questo periodo sono gli Achei a prendere il loro posto. Gli Achei, popolazioni del nord che invasero all’inizio del secondo millennio la penisola greca, erano valenti guerrieri e marinai che fondarono diverse città-stato e fra queste emerse Micene, da cui prese nome la civiltà micenea. Quest’ultima sviluppò un notevole grado di ricchezza e potenza, grazie anche ai frequenti contatti con la vicina civiltà minoica sviluppatasi già da diversi secoli nella vicina isola di Creta. Intorno alla metà del II millennio si verificò una gravissima crisi del potere minoico e ciò permise agli achei (micenei) d’insediarsi nelle città-palazzo dell’isola di Creta (Cnosso e Festo) e di occupare il vertice di potere nella società cretese. Intorno al 1200 a. C. , però, i documenti micenei (tavolette con la scrittura denominata "lineare B") registrarono numerosi preparativi militari diretti alla difesa delle città per contrastare imminenti pericoli rappresentati da potenti e sconosciute popolazioni che si apprestavano a invadere la penisola greca. Il pericolo forse arrivava dal mare, se prestiamo fede ai documenti egiziani e hittiti che parlano dell'arrivo dei Popoli del mare.I Paesi minacciati furono oggetto di numerose ondate d'invasione che provocarono distruzioni, saccheggi e sconvolgimenti politici che proseguirono per decenni coinvolgendo nel caos e nella catastrofe i territori dell'intera area ellenica, quella anatalica, la siriana e la palestinese. I Micenei, che pure avevano rappresentato per diversi secoli una potenza economica e militare di notevole livello, non riuscirono a fermare le ondate d'invasione e i palazzi dei regnanti achei vennero conquistati, saccheggiati e distrutti. Pur restando molti punti oscuri ancora da appurare, sappiamo che la violenza degli invasori mise fine a quella che fu una delle più avanzate civiltà dell'intero Mediterraneo, sia per i suoi caratteri originali sia per la continuità con quella precedente e ancor più evoluta (la civiltà minoica) che era nata e si era sviluppata nell'isola di Creta. La Grecia ripiombò di colpo nella preistoria e conobbe allora un periodo che per alcuni secoli divenne talmente oscuro e tragico che vide le popolazioni sopravvissute abbandonare persino l'uso della scrittura. Ma, dopo molti secoli bui, e grazie anche a nuovi flussi immigratori, la Grecia riprese il cammino per una nuova tappa nel cammino della civiltà e poté illuminare con il genio dei suoi popoli la cultura occidentale

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