Io non sono conosciuto all'infuori di una cerchia abbastanza ristretta; il mio nome è storpiato perciò in tutti i modi più inverosimili: Gram
asci, Granusci, Gramisci, Granisci, Gramasci, fino a Garamascon, con tutti gli intermedi più bizzarri. (lettera del 19 febbraio 1927 a Tania)
Forse sono diventato vecchio più di quanto io stesso possa pensare. Da quattro anni passo le intere giornate solo solo (tre ore al giorno di compagnia) e non posso sapere fino a che punto si sono sviluppate l'irascibilità impulsiva, l'ipercritica, l'insoddisfazione di tutto e di tutti, che mi pare siano i tratti più caratteristici della vecchiaia precoce. D'altronde sono già sufficientemente anziano anche per l'età: 41 anno e mezzo... (lettera del 9 agosto 1932 a Iulca)
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