Propongo ancora una volta la lettura (o rilettura) di un grande scrittore americano nato a New York nel 1914, da una famiglia di ebrei russi emigrati negli States agli inizi del '900. Il romanzo The Tenants - tradotto magnificamente da Floriana Bossi - fu pubblicato in Italia da Einaudi nel 1972, un anno dopo la sua uscita presso la Casa editrice Farrar, Straus & Giroux (New york). Altre opere di Malamud sono The Natural (romanzo d'esordio), The Assistant (Il commesso), The Fixer (L'uomo di Kiev), tutti disponibili nelle recenti edizioni Mondadori. Nel romanzo Gli inquilini, uno scrittore ebreo (Harry Lesser) poco più che quarantenne è rimasto il solo residente di un edificio abbandonato e destinato ad essere abbattuto per far posto a una nuova costruzione.Il contratto d'affitto che ha stipulato dieci anni prima gli consente di non abbandonare l'appartamento in cui abita; alloggio che Harry non vuole lasciare fino a quando non riuscirà a terminare il suo romanzo. Un giorno Harry scopre però di non essere rimasto il solo e ultimo inquilino: in un appartamento vicino al suo ha trovato sistemazione un altro "disperato", Willie Spearmint, anch'egli scrittore. Tra Harry e Willie nasce lentamente una complicata amicizia resa scontrosa dalle identiche difficoltà causate dalle loro scelte.
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